Nel cuore di San Gregorio Armeno, la strada dei presepi e degli artigiani, vi è un posto misterioso e nascosto: la Chiesa di Santa Luciella ai Librai.
Fu fondata da Bartolomeo Di Capua nel 1327 e divenne successivamente luogo di culto per la Corporazione dei Pipernieri, Fabbricatori e Tagliamonti che proprio a Santa Lucia affidavano la protezione della vista, messa a rischio dal proprio mestiere.
La Chiesetta, affidata all’Associazione Culturale Respiriamo Arte dal 2013, è stata salvata e riaperta al pubblico dopo 30 anni di abbandono.
L’Associazione, fondata da 4 giovani napoletani, ha recuperato e valorizzato la chiesa sia come luogo di inclusione sociale che come elemento di sviluppo turistico - culturale del territorio.
Nei sotterranei della chiesa è custodito il famoso Teschio con le Orecchie, da cui i napoletani, fino a metà del 1900, si recavano per rivolgergli le proprie preghiere, nella speranza che ascoltandole, le portasse direttamente nell’aldilà: un vero e proprio messaggero tra il mondo dei vivi e dei morti.
- San Gregorio Armeno
- Culto dei morti
- Teschio con le orecchie
- Arte barocca
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